Qualche tappa in Croazia tra natura, città e mare
L’approdo in Croazia può avvenire tramite aereo, traghetto, ma, dall’Italia, anche utilizzando la propria auto, mezzo ideale per organizzare in piena libertà le visite in una regione che offre ogni tipo di attrattiva, dalle ricchezze naturali a quelle storiche ed archeologiche.
L’auto può anche essere facilmente imbarcata su uno dei traghetti che dall’Italia partono principalmente da Ancona, Bari, Cesenatico, Pesaro, Trieste e Venezia.
Per raggiungere la Croazia esclusivamente via terra, entrando dal Nord del paese, occorre fare attenzione al percorso che si sceglie in quanto potrebbe essere richiesto il pagamento di una tassa autostradale della durata minima di una settimana, anche se si percorreranno solo pochi kilometri della strada soggetta alla tassa.
Arrivando dall’Italia infatti, dopo aver passato Trieste, la strada per la Croazia passa per un breve tratto in Slovenia dove, per poter utilizzare l’autostrada, occorre munirsi di un bollo (da esporre sul parabrezza dell’auto) che ha costi diversi a seconda della durata del periodo scelto, ma che parte da un minimo di una settimana. Per una vacanza strutturata completamente in Croazia è inutile sostenere un costo “periodico” per pochi kilometri. Meglio quindi utilizzare le strade provinciali minori segnalate da cartellonista gialla (l’autostrada invece è segnalata da cartelli dal colore blu) che, logicamente, hanno un percorso meno diretto e appena più lungo, ma gratuito.
👉 Come evitare il bollo autostradale sloveno
Appena oltrepassato il confine con la Slovenia, occorre entrare nell’area del distributore di benzina che si trova subito sulla destra. Proseguendo verso l’uscita ci si trova davanti ad un
incrocio che a sinistra riporta sulla strada principale verso l’autostrada (cartello blu), mentre a destra, la direzione da prendere, conduce verso Skofije (cartello giallo).
Agli incroci successivi si seguono sempre le indicazioni per Skofije, una volta attraversato il centro abitato si incontra una prima rotonda. Ora le indicazioni da seguire sono per Dekani (seconda uscita), anche all’incrocio successivo.
Si arriva quindi ad un’altra rotonda: seguire le indicazioni per Koper / Capodistria – Bertocchi fino alla rotonda successiva dove prendere l’uscita per Sv. Anton.
Alla rotonda che si incontra appena dopo bisogna uscire subito alla prima a destra per Koper /Capodistria da seguire fino all’ultima rotonda dove prendere l’uscita (la terza) per la strada per Pula / Poli (HR), da mantenere anche all’incrocio successivo girando a sinistra come indicato dal cartello giallo per Pola (HR) – Dragonja che porta direttamente al confine con la Croazia.
Città --> Istria - Rovigno (Rovinj)
La penisola istriana vale almeno una sosta e, dovendo scegliere, sicuramente Rovigno (in croato Rovinj) non delude mai.
Il centro storico si sviluppa sulla penisola ovale con case colorate addossate le une alle altre che si affacciano sul mare e su viuzze strette ed acciottolate. Passeggiando tra i vicoli ombreggiati si scoprono angoli suggestivi, scale, gallerie ed archi che improvvisamente sfociano sulle acque cristalline che accarezzano scogli, terrazze ed abitazioni.
Partendo da Piazza Maršala Tita, un’apertura tra gli edifici in prossimità del porto, con la caratteristica torre dell’orologio del XII secolo, si ritrova l’elegante Arco dei Balbi del 1679, un tempo una delle porte della città, che riporta sulla sommità due teste, quella di un turco rivolta verso l’esterno e quella di un veneziano rivolta verso l’interno.
Attraversandolo si accede sulla Grisa, la via principale che percorre Rovigno tra gallerie d’arte, locali dove concedersi una pausa, vasi di fiori, caratteristici camini e panni stesi al sole tra una finestra e l’altra.
Perdersi tra strade lastricate ed abitazioni colorate è sicuramente un piacere, ma mantenendo una sorta di direzione in salita si può raggiungere la Chiesa di Sant’Eufemia che domina il centro storico dall’alto di una verdeggiante collina. Edificio barocco imponente sorto nel 1736, conserva all’interno la tomba in marmo di Sant’Eufemia ed è completato da un campanile di 60 mt realizzato sul modello di quello veneziano di San Marco.
Riscendendo verso il porto per la strada che più si avvicina al mare dalla parte sud della penisola, si incontrano scorci meravigliosi tra terrazze, scogli e caratteristici locali dove poter gustare un aperitivo al tramonto. Al Puntulina l’aperitivo viene servito sugli scogli e volendo ci si può fermare anche per una cena a lume di candela, accomodandosi su uno dei tavoli apparecchiati sulle terrazzine appena sopra.
Proseguendo oltre si ritorna nella zona del porto dove si ritrovano ormeggiate numerose imbarcazioni tra le quali anche qualche Batana, tradizionale barca dal fondo piatto, utilizzata in origine per la pesca e che oggi si può anche affittare per una bella escursione.
Rovinj infatti si trova all’interno di un arcipelago di 14 isole che si prestano per una gita tra mare, spiagge e vegetazione rigogliosa. Le più “gettonate” sono l’isola di Sant’Andrea, che custodisce un castello, l’isola Maschin, e l’isola di Santa Caterina. Suggestiva anche la crociera sul canale di Leme, che si insinua come un fiordo tra le colline ricche di vegetazione per 10 Km.
Parco --> Plitvice
Sposandosi verso l’interno della Croazia si raggiunge uno dei parchi naturali più suggestivi e famosi di questa regione: il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice.
Il Parco si estende su di una superficie di circa 30.000 ettari, la maggior parte dei quali ricoperti di boschi e pertanto non percorribili. La parte dedicata alle visite si sviluppa attorno alla zona dei 16 laghi collegati tra loro da cascate e corsi d’acqua che formano un paesaggio spettacolare, che varia in continuazione grazie alla particolare conformazione del territorio. Il suolo percorso dalle acque ricche di minerali è infatti formato principalmente da roccia carsica che, facendo da filtro, arriva a creare, incrostando di calcare le alghe presenti, dei depositi di travertino in continua trasformazione. In questo modo le numerose cascate che si incontrano passeggiando nel parco offrono uno spettacolo vario e suggestivo che, oltre a cambiare colori, sfumature ed intensità ad ogni stagione, negli anni muta anche morfologicamente.
Una vera e propria meraviglia naturale in qualsiasi momento dell’anno.
Potendo comunque scegliere il periodo per una prima visita del parco, è consigliata la tarda primavera / inizio estate, quando le acque che solcano le cascate sono più abbondanti e la vegetazione rigogliosa si specchia con le tonalità di verde più acceso nei laghi cristallini. In questo periodo inoltre il flusso turistico è minore e si riesce quindi a godere a pieno della pace e della tranquillità di angoli paradisiaci accompagnati da farfalle e meravigliose libellule blu.
Nel parco si sviluppano diversi percorsi ben segnalati e strutturati. Si possono scegliere quelli più facilmente affrontabili a bordo laghi, su comode e suggestive passerelle di legno che passano anche sui corsi d’acqua, o quelli più impegnativi che attraversano la vegetazione e che offrono panorami spettacolari.
Per completare un’escursione più che soddisfacente occorre dedicare al parco una giornata; limitandosi ad una parte dei laghi si può organizzare un percorso che impegni mezza giornata, oppure volendo approfondire la scoperta di questo territorio esclusivamente camminando, senza utilizzare i mezzi a disposizione, si possono impegnare anche 2 o più giorni.
Il modo migliore per scoprire le bellezze naturali a disposizione è sicuramente passeggiandoci attraverso, ma per ottimizzare i tempi e riuscire a percorrere in giornata le due zone dei laghi, sia qualla superiore che quella inferiore, il parco mette a disposizione traghetti e bus compresi nel costo del biglietto di ingresso.
Sul sito del parco si possono acquistare i biglietti in anticipo (consigliato soprattutto nei periodi di alta stagione) e trovare tutte le informazioni necessarie per pianificare al meglio la propria visita. Sia sul sito che nelle cartine che si trovano all’ingresso del parco vengono proposti diversi percorsi / itinerari da poter utilizzare a seconda del tempo a disposizione.
👉 Percorso consigliato per la visita di una giornata:
L’itinerario ottimale per riuscire a vedere il più possibile in una giornata, consigliato generalmente anche dalla gente del posto, è il tragitto “H” che permette di limitare lo sforzo fisico scegliendo tragitti facilmente percorribili, utilizzati in modo da ridurre al minimo le salite (a parte l’ultimo tratto comunque imprescindibile).
Per questo percorso si parte dall’ingresso 2 (ST2) (dove si trova anche la biglietteria) e si utilizza da subito un bus che accompagna nella parte alta del parco (ST3). Dalla fermata della navetta si deve proseguire a piedi per il percorso contrassegnato dalle indicazioni di colore arancione. Si inizia quindi a scendere “zigzagando” tra i laghi fino ad arrivare sulle sponde del lago più esteso del parco, il lago di Kozjak, dove si trova un approdo del battello (P2). Da qui la barca accompagna fino all’inizio della parte inferiore dei laghi (P3) dove è possibile concedersi una pausa in un punto di ristoro, per poi riprendere il cammino tenendo la serie di laghi e corsi d’acqua sulla propria sinistra fino a quando si attraversano sulle passerelle per arrivare alla cascata più grande del parco, la Veliki Slap. Da questo punto si affronta una serie di tornati in salita che offrono visuali spettacolari, fino ad arrivare all’ingresso 1 del parco per procedere verso la fermata del bus (ST1) che riporta al punto di partenza (ST2).
Al link del Pin Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice si può trovare una galleria fotografica che ripercorre l’itinerario illustrato.
Parco --> Krka
Proseguendo verso sud si ha l’opportunità di raggiungere un altro parco che merita sicuramente una visita.
Il Parco Nazionale Krka si trova nell’immediato entroterra di Vodice, a pochi km da Šibenik, cittadina medievale che può essere presa come punto di partenza per la visita del Parco.
Si estende per 109 km quadrati intorno al corso del fiume dal quale prende il nome. Il Krka, in una parte insieme al fiume Cikola, ha infatti plasmato negli anni il terreno attraversato creando affascinanti conformazioni carsiche. Lo sviluppo di barriere di travertino, insieme alla vegetazione rigogliosa, rendono cascate, gole, rocce, dirupi e piscine naturali di una bellezza particolare e suggestiva.
All’interno dell’esteso parco si ha la possibilità di visitare diversi punti interessanti, sia tra quanto creato dalla natura sia tra quanto creato dall’uomo, che è intervenuto con attività legate al territorio e con la creazione di edifici religiosi.
Per i trasferimenti nei vari siti il parco mette a disposizione una serie di navette tra imbarcazioni e pulmini, che si possono utilizzare per diverse escursioni.
Per pianificare la visita nel modo più adeguato alle proprie esigenze, si può consultare il sito del parco che fornisce un comodo depliant ed informazioni aggiornate su disponibilità (a seconda della stagione) e tragitti dei vari mezzi.
Se alla visita del Parco si può dedicare solamente una giornata difficilmente si riusciranno ad effettuare tutte le escursioni proposte. Occorre pertanto fare delle scelte, tenendo conto di quanto accessibile nel periodo della visita, e decidendo di conseguenza quale ingresso utilizzare tra i cinque disponibili.
👉 Percorso consigliato per la visita di una giornata:
Per un primo approccio al parco il percorso da non perdere assolutamente è quello ad anello che, tra sentieri e passerelle di legno, attraversando boschi e corsi d’acqua, consente di godere al meglio dei bellissimi scorci offerti da laghi e cascate immersi in una vegetazione incantevole, fino ad arrivare alle spettacolari cascate di Scadorna (Skradinski buk).
Utilizzando l’ingresso Lozovac, quello posto all’estremità sud del parco, si può iniziare il percorso pedonale sopracitato che si trova sulla sinistra, oppure proseguire sulla destra per 400 metri fino a raggiungere una delle stazioni dei traghetti che da questo punto partono per la Cascata di Rog (Roški slap) con una sosta anche sull’isola di Visovac. Per ottimizzare tempo e visite, abbinare questa escursione in barca, magari al mattino, ed il percorso pedonale delle cascate di Scadorna, quindi al pomeriggio, permette di completare tranquillamente il tutto in un’unica giornata.
👉 Altri itinerari
Il parco è aperto tutto l’anno e si può visitare con imbarcazioni, su strade e su percorsi pedonali.
I traghetti presenti nel parco effettuano 3 percorsi distinti accompagnando i turisti verso i punti di interesse nel modo più comodo.
1) Partendo dalla zona più a sud del parco, quella della Skradinski buk, verso nord, il primo tratto arriva fino all’Isola di Visovac, che sorge al centro del lago omonimo, dove si sosta mezz’ora per la visita al monastero. Tra giardini fioriti e prati silenziosi sull’isola si trovano, dal 1445, il monastero francescano Madre di Misericordia e la Chiesa della Madonna di Visovac. Da sempre baluardo di pace e spiritualità, il complesso ospita anche una ricca biblioteca di manoscritti storici e una raccolta di reperti archeologici.
2) Dallo stesso punto di approdo partono anche le imbarcazioni che arrivano fino alle Cascate di Rog (Roški slap) includendo la visita dell’isola di Visovac dove si sosta mezz’ora. Dal lago di Visovac si arriva alle cascate passando attraverso il suggestivo canyon Medu Gredama. Avvicinate le cascate con l’imbarcazione si effettua poi una sosta di un’ora presso l’approdo a fianco da dove partono sentieri alla scoperta del territorio. Qui le cascate si sviluppano tra diverse barriere tufacee, piscine naturali ed isolotti. Per chi volesse dedicare più tempo a passeggiare in questa zona conviene raggiungerla a piedi utilizzando l’ingresso al parco più vicino. In un’ora di tempo si riesce comunque a percorrere qualche sentiero a fianco dell’ultimo tratto delle cascate e a visitare i mulini ad acqua per avvicinarsi alle tradizioni contadine del luogo ben rappresentate all’interno con pannelli informativi e dimostrazioni.
3) E’ da Roški slap che parte l’ultimo tratto (quello più a nord) tra quelli proposti come escursione a bordo dei traghetti all’interno del parco. Da qui si arriva fino al Monastero di Krka ed ai resti delle fortificazioni Trošenj e Nečven. Il monastero serbo-ortodosso più importante della Croazia, citato per la prima volta in documenti scritti nel 1402, fu costruito sulle fondamenta di un convento eremitano più antico. Accanto al monastero sorge una chiesa bizantina sotto la quale si trovano antiche catacombe che risalgono all’epoca romana.
Poco lontano si ritrovano i resti delle fortificazioni di Trošenj e Nečven, fortezze medievali appartenute a famiglie locali di possidenti fino alla conquista dei Turchi che annessero la zona all’impero ottomano. Alla cacciata dei Turchi vennero distrutte lasciando solo una traccia degli antichi edifici.
Nei luoghi raggiunti dalle imbarcazioni si può arrivare tranquillamente anche attraverso percorsi pedonali che si sviluppano all’interno di tutto il parco attraverso boschi e corsi d’acqua.
Gli ingressi al parco sono 5 dislocati in modo da avvicinarsi il più possibile alle varie aree di interesse turistico.
Tra i tanti itinerari percorribili a piedi va sicuramente segnalato il percorso educativo, strutturato con pannelli informativi su flora e fauna del parco, via Stinice – Roški slap – Ozidana Pecina. Si ha così modo di passeggiare per 8,5 km accanto al lago Visovac, passando per la zona delle bellissime cascate di Rog, fino a scoprire la Grotta murata dove è stata allestita una raccolta archeologica a testimonianza dell’utilizzo di queste cavità da parte di insediamenti neolitici.
Altra zona interessante da visitare organizzandosi con mezzi propri sono le Cascate di Manojlovac e la località archeologica di Burnum, che si trovano vicine nel punto più a nord del parco.
In un’area di naturale bellezza, tra rocce ed arbusti, si nascondono i resti dell’accampamento romano di Burnum, con un anfiteatro militare, arcate di un edificio di comando e alcune mura di un campo di addestramento. Qui sono stati ritrovati armi ed utensili ora custoditi nel museo allestito a Puljani.
Poco lontano le Cascate di Manojlovac si stagliano in un contesto selvaggio ed affascinante per un’altezza complessiva di quasi 60 metri sprigionando la loro potenza in un flusso che genera nuvole di goccioline iridescenti.
Infine l’itinerario già citato da non perdere assolutamente è quello che, nella parte più a sud del parco, conduce alla cascata più famosa e fotografata, la Skradinski buk. Il percorso ad anello attraversa corsi d’acqua e boschi passando per isolotti e passerelle in un susseguirsi di contesti naturali e paesaggi incantevoli. La cascata stessa è un susseguirsi di isolette e laghetti che, come piscine naturali formate dalla particolare conformazione del terreno, riflettono nelle acque cristalline il verde e l’azzurro di foglie, arbusti e cielo, un vero e proprio paradiso.
Risalendo dalla cascata verso il punto di partenza si può godere di punti di vista spettacolari e si incontrano i ruderi di una centrale idroelettrica costruita nel 1895.
Città --> Spalato (Split)
Proseguendo verso sud merita sicuramente una visita, e se possibile un soggiorno, la città di Spalato, uno scrigno di tesori antichi che si affacciano sul meraviglioso mare croato.
La bellezza di questa città è tutta nella sua capacità di inglobare nei millenni le esigenze dettate dalla quotidianità del tempo alla storia costruita pietra su pietra dalle sue origini. Il connubio tra la vita che continua a pulsare e le tante testimonianze del passato sparse sul territorio, trasportano ogni visitatore in una dimensione particolare che non mancherà di lasciare ricordi indelebili.
Il fulcro di tale opportunità è il Palazzo di Diocleziano, una serie di costruzioni ed edifici fatti erigere dall’imperatore romano nel IV secolo e che oggi rappresenta il cuore ancora abitato ed utilizzato intorno al quale si è sviluppata la città. Diocleziano scelse Spalato per costruire la dimora dove trascorrere la sua vecchiaia e dopo la sua morte fu imitato da successivi imperatori romani. Si sviluppò così un vero e proprio nucleo urbano all’interno delle mura difensive con abitazioni, strade, commerci, piazze ed edifici religiosi attraverso i quali si può ancora passeggiare e magari concedersi una pausa seduti su pietre millenarie che si alternano a bar e negozi.
Le possenti mura ancora esistenti sono attraversate da 4 porte, una per ogni lato del quadrilatero, con nomi di metalli: la porta Aurea a nord, la porta Bronzea a sud verso il mare, la porta Argentea ad est e la porta Ferrea ad ovest. Le porte est e ovest sono collegata da una strada dritta che un tempo separava la dimora dell’imperatore dal resto della città, mentre la porta a sud in passato dava direttamente sul mare dal quale arrivavano le merci che venivano depositate nei sotterranei adiacenti, che oggi ospitano numerose bancarelle.
Appena oltre i sotterranei si trova il vestibolo, un ampio spazio circolare con un soffitto a cupola aperta sulla sommità, costruito in modo da amplificare i rumori all’interno per permettere all’imperatore di udire subito, soprattutto la notte, l’arrivo di ospiti indesiderati che da questa sala dovevano passare per accedere alle sue stanze. Oltre il vestibolo si ritrovano dei resti di edifici romani, tra cui delle terme, appena prima della Cattedrale di San Doimo, edificio ottagonale concepito all’origine come mausoleo per Diocleziano in seguito distrutto dai cristiani e trasformato in una chiesa. L’imponente costruzione conserva un colonnato di 24 colonne dal quale si accede all’interno arricchito da pareti decorate, colonne corinzie, sculture, un importante pulpito ed una cripta fresca e silenziosa.
Di fronte alla cattedrale sorge il tempio di Giove, antico tempio romano diventato il battistero della chiesa, il cui ingresso è segnalato da una sfinge di granito nero arrivata a Spalato dall’Egitto nel III secolo.
Al centro, tra cattedrale e tempio, si estende il suggestivo peristilio, cortile d’ingresso delimitato, oltre che dagli edifici, da 6 colonne collegate da archi e decorate da un fregio. Il cortile, come un salotto cittadino, ospita spesso eventi e spettacoli, ma è comunque sempre a disposizione anche per una pausa magari bevendo qualcosa seduti su pietre antiche di millenni ad osservare il via vai del centro ricco di locali e negozi.
Tutto intorno si sviluppa un reticolato di viuzze che tra rovine e palazzi antichi accompagnano attraverso la città a piazze, strade e monumenti di diverse epoche storiche tra negozi, mercati e locali.
Orientarsi a Spalato è semplice. Il centro storico si sviluppa tutto alle spalle della Riva, la via che occupa la maggior parte del lungomare che va dal porto ad est fino ad arrivare ai boschi ed alle spiagge del Monte Marjan ad ovest. Verso il porto si trovano il mercato vecchio e quello ortofrutticolo, e si possono vedere dall’esterno le mura del lato orientale con la porta Argentea. Ad ovest del Palazzo di Diocleziano si trova il resto del centro storico: Piazza del Popolo con il Palazzo comunale in stile gotico, l’animato mercato del pesce, la centrale Via Marmontova dello shopping, Piazza della Repubblica dallo stile veneziano, l’originale orologio cittadino che segna le 24 ore in prossimità della porta Ferrea e la grande statua di Gregorio di Nona accanto alla porta Aurea.
Mare --> Bol sull’isola di Brac
Dal porto di Spalato partono i traghetti (con trasporto veicoli) per l’isola di Brac dove, nei pressi di Bol, si trova una delle spiagge più famose e fotografate della Croazia: la Zlatni Rat.
La linea che effettua il collegamento è la Jadrolinija e sul loro sito si possono trovare dettagli e informazioni sulle tratte disponibili ed acquistarne i biglietti.
L’approdo sull’isola è nel porto di Supetar, nella costa settentrionale, mentre Bol si trova sulla costa meridionale ad una quarantina di minuti in auto utilizzando il percorso più diretto che attraversa l’interno dell’isola. Scegliendo invece la strada che per un primo tratto percorre la costa settentrionale, sulla quale si impiega quasi un’ora, si può visitare Pučišća, un borgo che si affaccia sul mare con edifici di pietra bianca che si specchiano nelle acque cristalline del porto.
L’isola di Brac è famosa per le rocce chiare e lucenti caratteristiche del suo territorio, utilizzate per la costruzione del palazzo di Diocleziano di Spalato e per la Casa Bianca a Washington. Ne risulta un meraviglioso connubio colorato dalle tinte intense tra quelle del suolo e delle abitazioni sparse negli antichi paesi, della rigogliosa vegetazione e del mare blu, un piacere per gli occhi.
A Bol le case in pietra si riuniscono intorno al porticciolo sul quale si affacciano anche diversi locali e la chiesetta del paese. Una bella passeggiata lungomare verso ovest accompagna, inoltrandosi tra fresche pinete, fino alla spiaggia di Zlanti Rat, in italiano Corno d’Oro, diventata un’icona dei soggiorni balneari in Croazia anche grazie alla sua particolarissima forma. Una bianca lingua di piccoli ciotoli si allunga, perpendicolarmente alla costa, verso il mare turchese accompagnata per un tratto dal verde dei pini. Un vero e proprio spettacolo naturale che deve la sua forma, in continuo mutamento, alle correnti che la lambiscono sui 3 lati e ai venti che la accarezzano. La spiaggia ed il territorio intorno offrono punti di ristoro e noleggio di sdraio, ombrelloni, ed attrezzatura per diversi sport acquatici. Resta comunque intatto l’aspetto naturale e selvaggio della zona caratterizzata da pinete, spiagge e scogli che incorniciano un bellissimo mare dalle mille sfumature.
Città --> Zara (Zadar)
Con un percorso che ritorna verso il punto di ingresso in Croazia, nel nord del paese, può essere prevista un’ulteriore tappa a Zara, un’affascinante città sul mare.
Il suo centro storico sorge su di una penisola ed è facilmente visitabile a piedi in una giornata che però deve comprendere anche la sera; dopo il tramonto infatti non si può perdere una delle attrazioni più originali della città: il Saluto al sole.
Zara è una bellissima combinazione di modernità e storia, infatti accanto ai resti romani, alle chiese medievali, e alle fortificazioni veneziane, si possono incontrare anche due installazioni artistiche contemporanee dell’architetto Nikola Bašić, che rendono la visita della città piacevolmente sorprendente.
Entrambe si trovano sul lungomare nella parte nord-occidentale della penisola, indissolubilmente legate al sole e al mare. Il Saluto al sole è una pavimentazione formata da pannelli solari speciali che formano un cerchio di 22 metri di diametro, sul quale si può camminare in modo da interagire con fasci di luci multicolori che, dal tramonto all’alba, si alternano con una durata e un’intensità che dipende dalla quantità di energia solare immagazzinata durante il giorno. Si viene così a creare un’atmosfera magica in continuo mutamento con luci colorate sotto i piedi e le onde del mare intorno che, infrangendosi contro la riva, alimentano la seconda originale installazione: l’Organo Marino. Strutturato a gradoni di marmo bianco che si allungano verso il mare sui quali ci si può sedere comodamente, si sviluppa in una serie di grandi canne sottomarine percorse dal moto ondoso che produce così delle serie di note variegate che affiorano in superficie tramite dei fori sulla pavimentazione. E’ quindi la natura, con il vento e con il mare, che suona questo originale strumento musicale producendo in continuazione melodie sempre diverse, un fenomeno unico al mondo che rende una semplice passeggiata sulla Riva di Zara indimenticabile.
Proseguendo poi verso l’interno della penisola, il reticolato di vie è arricchito da numerose testimonianze storiche che si alternano ad abitazioni di epoche diverse, piazze vivaci e locali accoglienti.
Si incontra così il Monastero Francescano all’interno del quale si possono visitare il chiostro rinascimentale, la Chiesa gotica consacrata nel 1280, una serie di preziosi reperti come il trattato firmato nel 1385 che sanciva la pace Zaratina con Venezia che rinunciava alla Dalmazia in favore del re ungherese-croato Ludovico Grande, e diverse pregevoli opere d’arte.
Proseguendo verso il cuore della città si attraversa quindi il foro romano, disseminato di interessanti vestigia tra cui una colonna ancora intatta utilizzata fino al 1800 come gogna, altari decorati e sarcofagi.
Sul vasto piazzale dalla forma irregolare occupato dal foro, si affacciano diversi edifici religiosi: la Chiesa di Santa Maria, il cui convento fu fondato da una nobildonna nel 1066, la Chiesa di San Donato, dall’originale forma circolare che, sconsacrata, ospita concerti di musica rinascimentale grazie alla sua particolare acustica, ed il campanile della Cattedrale romanica di Sant’Anastasia. La Cattedrale sorge su di una piazza centrale e molto frequentata da dove si dipana una delle vie principali che taglia in due il centro cittadino e arriva ad un’altra piazza vivace, Piazza del Popolo, ricca di locali e di vita.
Seguendo il corso affollato si giunge fino alla parte meridionale della penisola delimitata da un parco cittadino e dalla Porta di Terraferma, che sorge a fianco del Foša, un piccolo porto protetto. La bella Porta è caratterizzata da due bassorilievi, il patrono della città, San Grisogono, a cavallo, e un leone di San Marco.
Verso l’interno della città si sviluppa il quartiere di Varoš, ricco di locali caratteristici intorno alla Piazza dei Cinque Pozzi addossata al bastione veneziano. Ripercorrendo la penisola in direzione opposta, sul lato orientale, si incrocia sul proprio cammino la Chiesa di San Simeone, il colorato mercato chiamato dalla gente del posto Pijaca (da visitare al mattino), la Chiesa romanica di San Grisogono, e la Porta del Mare fino ad arrivare alla Chiesa della Madonna della Salute.
👉 Un ottimo souvenir di Zara può essere una bottiglia di Maraschino, un liquore tipico di questa regione le cui origini risalgono addirittura al XVI secolo nella farmacia del monastero domenicano della città. Diventò il famoso liquore quando iniziò ad essere prodotto a livello industriale, a metà del 1700, come distillato della visciola marasca, un particolare tipo di ciliegia aspra. Acquistare un prodotto che fu apprezzato anche da Hitchcock è sicuramente un bel modo per portarsi a casa un pò del sapore della Dalmazia.