Incantevole Lapponia

LAPPONIA FINLANDESE, UN'ESPERIENZA UNICA

Un viaggio in Finlandia e nella Lapponia finlandese in inverno è davvero un’esperienza unica, una di quelle da “fare almeno una volta nella vita”, perché è come entrare in un luogo fatato, permeato di una luce che, soprattutto nei lunghi tramonti e negli incantevoli cieli stellati dipinti dalle aurore boreali, dona ad ogni paesaggio una dimensione fiabesca.

Non farti spaventare dal freddo...

Non bisogna farsi spaventare dagli stereotipi che è facile sentirsi elencare quando si parla di una possibile vacanza in questi luoghi… si rischia di perdere un viaggio sorprendente che, semplicemente con i giusti accorgimenti, saprà sicuramente donare meravigliosi ricordi indelebili. 

Perché se è vero che la temperatura può raggiungere minime che a solo sentirle ci si ghiacciano i pensieri, è anche vero che ogni struttura / agenzia che organizza escursioni fornisce un abbigliamento adeguato, (per lo più tutone da indossare sopra i propri vestiti, che riparano efficacemente in ogni situazione) e che comunque i gradi realmente percepiti anche con un normale abbigliamento invernale da montagna non sono estremi come potrebbero sembrare. La Finlandia infatti gode di un clima continentale secco e, a parità di temperatura effettiva, fa “meno freddo” che in un clima umido come quello dell’Europa Centrale al quale siamo abituati a far riferimento.

E non è vero che ci sono solo 3 ore di luce al giorno… di pieno sole può anche essere ma ci sono pomeriggi infiniti di cieli rosa, e per la maggior parte del giorno comunque una luce ovattata che solo quella vale il viaggio. Per chi ama la fotografia per assurdo l’aurora boreale potrebbe anche non essere la cosa più interessante da immortalare, questo per dare la misura di quanto siano belli tutti gli stadi della luce in questo paese.

Quindi non occorre assolutamente partire con chissà quale attrezzatura (inutilizzabile poi in ogni altra parte del mondo che non sia sopra il circolo polare artico) ma è sufficiente prenotare una sorta di assistenza nell’organizzazione delle escursioni tipiche di queste terre (che può essere fornita direttamente dalla struttura alberghiera o da un’agenzia turistica) per avere a disposizione tutto l’occorrente e godere a pieno dell’esperienza senza pensieri. E in valigia basta prevedere qualche capo caldo (magari a strati) che si indossa abitualmente in montagna in inverno.

IL MIO VIAGGIO

Personalmente ho soggiornato principalmente nella zona Nord di questo paese, nella Lapponia Finlandese, nelle regioni di Ivalo e Inari, a 400 Km oltre il Circolo Polare Artico.

Densità di popolazione scarsissima e natura incontaminata ovunque… boschi di betulle che si alternato a quelli di pini generalmente talmente carichi di neve da sembrare finti, strade spesso deserte che si “allungano” nei corsi d’acqua (in inverno laghi e fiumi in parte vengono utilizzati per gli spostamenti con slitte e moto da neve, tanto che vi vengono collocati anche dei veri e propri cartelli stradali) e graziose case di legno colorate sparse nei paesaggi infiniti e raramente raggruppate intorno a piccoli negozi e servizi comuni. 

Ho veramente amato questo viaggio, in ogni minuto ed in ogni situazione, mi ha davvero regalato tanto.

Come arrivare e dove soggiornare nella Lapponia Finlandese: alcuni consigli

Per arrivare in Finlandia generalmente si vola su Helsinki e per orientarsi verso il Nord del paese conviene utilizzare la coincidenza per Rovaniemi (o ancora più a Nord a seconda dell’itinerario scelto). Ho utilizzato Finnair, la compagnia aerea di bandiera, e mi sono trovata benissimo.

Le sistemazioni alberghiere sono molteplici e particolari, anche le tipologie di camere sono molto diverse. Se vi va di cambiare struttura, per avere la possibilità di provare qualcosa di diverso dal solito, ed immergervi nelle tradizioni locali, sono da valutare:

Hotel di ghiaccio: una notte è più che sufficiente, si può pernottare in una camera scavata nel ghiaccio, appunto, o se si preferisce limitare l’esperienza estrema, anche solo cenare al ristorante dove tutto (tavoli, sedute, piatti, pareti) è costruito nel ghiaccio. Sarà comunque possibile dormire all’interno della stessa struttura in stanze di diversa tipologia.

Io ho scelto l’Artic Snow Hotel nell’area di Rovaiemi per la prima notte ed è stato un benvenuto molto suggestivo. Ho cenato nel particolarissimo ristorante, visitato le camere di ghiaccio, la cappella sempre scavata nella neve (ogni anno l’hotel viene ricostruito ex novo ed ogni ambiente caratterizzato da disegni e forme d’arte diverse e fantasiose) e scelto di dormire in un bungalow con il tetto di vetro. Nell’area della struttura si ha la possibilità anche di provare la sauna (ovviamente costruita nella neve) e passeggiare nella natura (di notte parte dei percorsi sono delimitati da candele accese nella neve).

Bungalow / igloo con il tetto di vetro: veramente molto suggestivi. Almeno un pernottamento bisognerebbe concederselo. Anche per questa tipologia di camere ci sono diverse strutture disponibili, nella scelta occorre tenere conto degli eventuali piccoli disagi come potrebbero essere la limitazione di utilizzo di acqua calda per bagni e docce (per non offuscare per troppo tempo la visuale che regala il tetto di vetro) e/o la mancanza degli spazi necessari per bagagli ingombranti che diventerebbero di difficile gestione. Ricordandosi inoltre che l’aurora boreale non è un fenomeno da dare per scontato e soprattutto nella posizione che sarebbe ottimale per poterla vedere dalla propria stanza, meglio programmare più uscite possibili che offrano una visuale a 360° del cielo lappone.

Bungalow (con sauna privata): sistemazione ottimale per i soggiorni immersi nella natura. La mia (felicissima) scelta è andata al Lodge di Nellim che offre diverse tipologie di camere, da quelle classiche nel corpo centrale, ai bungalow nel bosco, a quelle con il tetto di vetro, anche vista lago. Ma una piccola casetta nel bosco con la sauna privata ti rende felice, grato per gli usi locali, così integrati nella natura. 

Per i soggiorni nei pressi dei centri abitati, la soluzione ideale può essere il caratteristico e tradizionale hotel di design, così ricco di dettagli della cultura locale da rendere speciale anche un semplice pernottamento. Ad Inari ho soggiornato all’Hotel Kultahovi nel cuore della cultura Sami. Da prenotare assolutamente la sauna vista fiume, che offre uno scorcio incredibile per lo spettacolo dell’aurora boreale.

E per ultimo… il Villaggio di Babbo Natale. Personalmente non ho avuto l’occasione di provarlo, ma mi è stato assicurato da chi è riuscito a prenotarlo (spesso occorre farlo anche con un anno di anticipo per poter trovare la disponibilità) che non è così “turistico” come si potrebbe pensare e che sa regalare situazioni e momenti veramente unici. Qui trovate tutte le informazioni: 

Santa Clause Village e  Visit Rovaniemi

Molto spesso gli hotel mettono a disposizione servizi di trasferimento da e per l’aeroporto e/o stazioni di pullman e ferroviarie, volendo evitare di noleggiare un automezzo (che resterebbe per la maggior parte del tempo inutilizzato se si vuole partecipare alle varie escursioni invernali tipiche di questi luoghi) ci si può organizzare perfettamente con loro anche per gli spostamenti da una zona ad un’altra. Per le tratte più lunghe si possono ovviamente utilizzare voli interni ma anche un comodissimo servizio bus che permette di osservare comodamente gli incantevoli paesaggi che vengono attraversati. Informazioni, tratte e acquisto tkts per la compagnia che ho utilizzato io a questo link: Eskelise Lapin Linjat.

Solitamente in ogni struttura si ha inoltre la possibilità di attivare un “aurora alarm” che avvisa / sveglia nel caso l’incredibile fenomeno si manifesti, così da non perdere nemmeno un attimo di magia. 

Immancabile in ogni sistemazione è la possibilità di provare la famosa sauna finlandese, un toccasana rigenerante al termine delle escursioni e delle visite fatte durante tutta la giornata.

Bisogna lasciarsi avvolgere senza paure dalla natura, imparare ad accettare i grandi silenzi e la variabilità degli umori del clima. Un viaggio in Finlandia è innanzitutto un viaggio interiore durante il quale si impara a conoscere sé stessi. (Franco Figari)

L'aurora Boreale

Molto spesso si viaggia in questa zona del mondo perché attratti dalla possibilità di vedere uno dei fenomeni naturali più suggestivi di sempre, al quale si spera di assistere almeno una volta nella vita:

l’Aurora Boreale

Onde di luce di diversi colori (che vanno dal rosso al viola, al verde fino all’azzurro e anche al bianco) invadono il cielo notturno quando masse di particelle cariche di energia generate da eruzioni solari, arrivano a scontrarsi con il campo magnetico terrestre. Tali particelle (protoni ed elettroni) cedono la loro carica agli atomi neutri dell’atmosfera terrestre (formata da strati di ossigeno, ozono, azoto che proteggono la terra) generando luce.

Il “vento solare” che trasporta queste cariche di energia viene attratto dai poli magnetici della terra, è per questo motivo che il fenomeno delle aurore polari si manifesta in prossimità dei poli terrestri e l’aurora boreale (dell’emisfero nord del pianeta) è quella “più famosa” perché più facilmente raggiungibile e prevedibile.

A tutti è dovuto il Mattino, ad alcuni la Notte.
A solo pochi eletti la luce dell’Aurora.
(Emily Dickinson)

Per poter assistere a tale bellezza “è sufficiente” quindi recarsi oltre il circolo polare artico generalmente nel periodo invernale; e la Lapponia finlandese è uno dei luoghi migliori dove poterla osservare tra i mesi di settembre e di marzo.

Questo sito può essere di aiuto: Aurora Now!

Le proposte per poterlo fare sono innumerevoli, vengono organizzate escursioni per accedere a posizioni ottimali nella buia notte polare (lontani da altre luci e con ampia visuale dell’orizzonte), spesso accompagnate da bevande calde e chiacchiere intorno al fuoco. Si può partecipare a ciaspolate, essere accompagnati con moto da neve, o semplicemente trovarsi un posticino vicino alla struttura dove si pernotta o addirittura prestare attenzione al cielo dalla propria stanza (attivando magari l’aurora alert). Qualsiasi sia il modo scelto per “andare a caccia” dell’aurora boreale occorre munirsi di tanta pazienza e magari dedicare più notti a questa possibilità che davvero vale il viaggio.

Piccoli suggerimenti: la produzione solare delle particelle che ci regalano le aurore polari segue generalmente un ciclo della durata di 11 anni. Di conseguenza, dato che l’ultima volta che si sono verificati degli incrementi di tale fenomeno è stata intorno al 2014 – 2015, i prossimi picchi sono previsti verso il 2025. Il fenomeno non sparisce comunque mai del tutto, serve semplicemente aumentare la pazienza e le notti a disposizione per l’osservazione.

I mesi di maggior concentrazione e migliore visibilità sono febbraio e marzo e l’orario più probabile (in un intervallo tra le 18:00 e le 01:00 ) va dalle 22:00 alle 23:00.

Quindi… buona caccia… con l’augurio, al contrario, di lasciarvi catturare e travolgere da tanta bellezza.

Qui c’è un po’ di ciascuna cosa
e se hai occhi per vedere
non hai bisogno di cercare
L’aurora boreale manda bagliori
le perle di ghiaccio s’incendiano
le impronte della volpe di montagna ricamano la tundra
e ad ogni nuovo giorno ti risvegli
alla risata delle pernici bianche
Questa è ciò che chiamano la stagione buia.
(Nils-Aslak Valkeapaa)

Le renne

Immancabile in un viaggio in Lapponia è conoscere da vicino un animale straordinario che fa parte della cultura del luogo:

la renna

 Le escursioni che si possono prenotare per poterlo fare generalmente vanno dalla visita ad una fattoria ad un giro con la slitta di diverse durate. Personalmente ho voluto essere accompagnata da questi meravigliosi animali in un giro con la slitta e l’ho fatto nei dintorni di Inari. Dopo il trasferimento con un pulmino ai margini di un bosco fuori città, un ragazzo sami ha preparato 2 slitte di legno con opportuni panni caldi per poterci addentrare nella natura verso una meravigliosa distesa bianca, generalmente pascolo delle renne semi-addomesticate del luogo. 

Per prima cosa occorre fare conoscenza con il magnifico animale che trascina la propria slitta, è importante stabilire un contatto e un rapporto di fiducia e la guida lappone aiuta questo processo fornendo muschi e licheni da offrire alla renna e spiegando l’importanza della cosa. Una delle renne coinvolte era più restia ad accettare la merenda offerta e alla mia domanda quale fosse il motivo la risposta è stata semplicemente: “lei è timida”. Perché ogni animale ha il suo carattere ed è giusto capirlo, conoscerlo, rispettarlo, ed infine essere grati di quanto è disposto a fare per noi. Dopo le opportune presentazioni siamo partiti per i sentieri innevati che si addentravano nel bosco e da subito abbiamo attirato l’attenzione delle renne che abitavano quella zona in stato di semi-addomesticamento.

La maggior parte delle renne in Lapponia infatti viene allevata in libertà nella natura, ogni renna viene marchiata in un orecchio e accudita dalla famiglia lappone che ha ereditato dai propri antenati questa possibilità di reddito.

La terra è diversa
quando ci hai vissuto
vagato
sudato
patito il freddo
visto il sole 
tramontare sorgere
scomparire ritornare
La terra è diversa
quando sai
che qui ci sono
le radici
gli antenati
(Nils-Aslak Valkeapaa)

Questi animali sono sempre stati molto importanti per il popolo sami, da sempre ne viene mangiata la carne, bevuto il latte, utilizzato il pellame per abiti, coperte ed abitazioni, e le ossa e le corna utilizzate per diversi utensili. Per poter mantenere vive le proprie tradizioni, al popolo sami è riservata la possibilità di allevamento e cura di questi preziosi animali, tramandata di generazione in generazione.

Quando poi siamo arrivati in una distesa bianca circondata da alberi siamo diventati l’interesse principale di un branco numerosissimo di renne che ci hanno fatto compagnia avvicinandosi alle nostre slitte mentre chiacchieravamo intorno ad un fuoco acceso solo per noi dalla guida. Il fuoco è servito anche a preparare il caratteristico succo di mirtilli caldo che abbiamo assaporato nelle tipiche e particolari tazze di legno… è stato un momento molto bello e surreale, a parlare di com’è la vita in un mondo completamente diverso da quello al quale siamo abituati, con negli occhi la bellezza di un centinaio di renne intorno a noi in un lungo tramonto delle terre del nord. Sono rimasta completamente ammaliata e catturata dagli occhioni dolci ed espressivi di questo animale così sensibile e particolare, davvero una scoperta meravigliosa ed appagante. Credo sia stata l’esperienza che ho preferito in questo viaggio così pregno di cose belle… sentirsi così accolti e accompagnati in un modo speciale nella cultura di questo popolo è stato davvero prezioso.

Husky e motoslitte

Un’altra esperienza, consigliatissima, è sicuramente un giro con la slitta trainata dai cani husky

… in pochissimi posti nel mondo si ha una tale possibilità, sarebbe quindi davvero un peccato non approfittarne. 

L’entusiasmo di questi splendidi animali è contagioso, quando vengono prepararti (generalmente a gruppi di 6) in postazione precisa e studiata davanti ad una slitta, li si vede scalpitare ed abbaiare contenti e prontissimi per il compito per il quale sono stati addestrati. Ognuno all’interno del gruppo ha il suo ruolo preciso, c’è chi dirige, chi guida a seconda dei comandi che riceve, c’è chi insegna al vicino più giovane, quello che aiuta e sprona il compagno più pigro… è molto interessante vedere come tutto è ben organizzato e strutturato, sono animali molto intelligenti e bellissimi. Prima di partire viene spiegato come gestire la guida della slitta e ad interagire con loro, un’importante lezione. E poi, più o meno in fila, si procede per un itinerario generalmente in mezzo ai boschi e fuori dalle strade principali, se non quelle “stagionali” ricavate nei corsi d’acqua e nei laghi ghiacciati. Io ho fatto questa escursione nei dintorni di Nellim e quindi in buona parte anche sul lago ghiacciato oltre che tra i boschi nei dintorni, una natura innevata dai tratti magici e suggestivi. Gli husky hanno sfrecciato felici per diversi km e nei momenti di pausa ci hanno guardato e studiato con occhi attenti ed intelligenti; passare diversi giorni con loro, come può capitare nelle spedizioni nel nord del mondo, sicuramente regala sensazioni e legami particolarissimi che riconnettono con la meraviglia della natura e del mondo animale. 

E’ stata bellissima anche l’escursione con le motoslitte, mezzo di trasporto utilizzato regolarmente dalla popolazione locale per gli spostamenti nella stagione invernale.

Grazie a questo mezzo veloce e compatto si attraversa la taiga lappone ghiacciata fino ad arrivare in luoghi dai panorami unici e incontaminati, nella natura selvaggia dalle mille sfumature di bianco con alberi, tra betulle e pini, che sembrano opere d’arte della neve. Lo sguardo si perde in orizzonti sconfinati e tra cieli dipinti di rosa e di azzurro. Immancabile la sosta intorno al fuoco che, data la durata e soprattutto il percorso di questa escursione in particolare (sempre organizzata da Nellim) è stata in un cottage a bordo lago (ghiacciato) immerso nella neve ma sempre accogliente come ogni seppur piccola struttura in queste terre. E’ lo stato che mette a disposizione questi graziosi e numerosi cottage per chi vuole utilizzarli per rilassarsi con una grigliata, una passeggiata, e molto spesso una sauna e una nuotata. L’unica cosa che viene richiesta agli utilizzatori è di lasciare tutto in ordine e pulito per chi arriverà dopo. Un bellissimo modo per incentivare un sano e gratificante contatto con la natura. Sono rientrata da questo viaggio con il pensiero di avere davvero tanto da imparare dagli abitanti di questi luoghi.

La cultura Sami

Altra esperienza molto interessante alla scoperta della cultura dei Sami è sicuramente una passeggiata ad Inari, capoluogo dei Sami finlandesi, dove si trovano il parlamento Sami nel centro culturale Sajos e il museo Sami Siida.

Da visitare sicuramente è il museo, per tutte le informazioni che si possono trovare su questo popolo così particolare e ricco di tradizioni originali che vanno dallo stile di vita, ai riti e alla relazione con la loro terra; e con una speciale spiegazione anche sul fenomeno dell’aurora boreale. Ed è bellissimo anche semplicemente passeggiare per le vie di questa cittadina osservando come si vive e come ci si organizza in regioni che ci sembrano così estreme ma in realtà ci mostrano il risultato di un equilibrio perfetto tra uomo e natura. Bambini che giocano nella neve, che sfrecciano con le biciclette su strade completamente bianche senza nessun problema, signore che vanno a fare la spesa con la tipica slitta-sidecar, scuole con parcheggi pieni di slitte e biciclette di ogni colore e ovunque sorrisi, nasi rossi, e cuffie e sciarpe colorate. E quando arriva l’ora blu tutto diventa ancora più bello e magico con un misto di luce naturale e artificiale che sembra un quadro dipinto con i colori più intensi.

La Lapponia è una distesa enorme senza ostacoli per gli occhi. Chi vive qui non ha il senso dell’orizzonte perché non riesce a vederlo: la linea di demarcazione è molto più in là di quanto possono percepire gli occhi e questo muta la prospettiva delle cose. (…)
Quello che importa è il “qui” e l'”adesso”. Si vive l’attimo proprio perché l’orizzonte non è raggiungibile e non permette una proiezione altrove nello spazio e nel tempo. Sei qui, in questo luogo difficile per il freddo e non vedi confini intorno. E proprio questa terra immensa e deserta per un sami è la distesa della vita: non ci sono mete da raggiungere, soltanto migliaia di chilometri da percorrere con le necessità di adesso, il freddo di adesso, il buio di adesso, la fame di adesso, la felicità di adesso, l’amico di adesso, il vento di adesso. A questa realtà si adeguano le decisioni del giorno.
I Sami vivono in una grande distesa quasi deserta (…) e a lungo non hanno saputo cosa fossero i confini. Migravano per centinaia di chilometri con le renna attraverso la Russia, la Finlandia, la Svezia e la Norvegia. 
La terra era di tutti e il cielo era di tutti. Le difficili condizioni ambientali richiedevano velocità di decisione, ma c’era anche il tempo per pensare a sé stessi, alle proprie fantasie, alla musica del cuore. Una cosa che ci possono insegnare è l’etica dell’autonomia interiore, che è anche un’etica dei sentimenti: “Tu sei mio amico, quindi sono con te comunque”. 
Questa morale insegna anche a credere senza vedere, perché non tutto può essere spiegato.
(Taccuini Sami)
(…) non opporre resistenza alle diverse abitudini, ma stare qui, lasciandoci trascinare nel mondo dei Sami.
Si imparerà che gli occhi sono soltanto uno degli strumenti per guardare. Nella notte polare gli occhi non servono a niente: bisogna avere desti il tatto, la pelle, il naso, i capelli. Come dire: se chiudiamo gli occhi forse diventeremo finalmente vedenti. Proprio come i Sami che hanno sviluppato le capacità percettive.
Con questo nuovo bagaglio si imparerà che qui la terra ha un altro suono, è diversa, sembra un tappeto, un indumento.
Non è solo terra.
Non è solo deserto di ghiaccio.
Si imparerà a osservare il non-orizzonte, ad ascoltare il vento, ad attendere il sole dopo settimane di buio, a ricostruire gli inverni passati osservando i grovigli degli alberi sui quali hanno infierito i venti della tundra.
Allora quella che a prima vista può sembrare una terra quasi piatta e monotona, rivelerà i suoi tesori di integrità e armonia.
(Taccuini Sami)

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Breve tappa ad Helsinki

Dato che il rientro con l’aereo prevede il passaggio da Helsinki, vale la pena di approfittarne per poter visitare anche la splendida capitale, un misto tra tradizione, modernità e design, una gioia per gli occhi. Da non perdere (quando comunque non si ha tanto tempo a disposizione) la zona del porto con i gabbiani che passeggiano sul ghiaccio, la vicina Cattedrale ortodossa di Uspenki e la famosa Piazza del Senato dove si trova la Cattedrale di Helsinki, uno dei principali simboli della città. Obbligatoria una sosta al Mercato Coperto dove poter trovare e soprattutto assaggiare diversi prodotti tipici, per poi continuare a scoprire negozietti e piccoli bar nelle vie meno conosciute del centro fino ad arrivare ai grandi magazzini nella via principale dello shopping.

Se si vuole portare a casa un pezzettino di design finlandese vi consiglio di cercare i negozi di due brand in particolare: Marimekko, dalle inconfondibili stampe a fiori stilizzati e IIttala che crea (anche) vasi dalla forme sinuose per celebrare le onde di luce dell’aurora boreale. 

Per continuare a sognare e, perché no, iniziare a programmare il vostro viaggio, questi siti ufficiali vi saranno sicuramente utilissimi:

VisitFinland

Samiland Villages

My Helsinki

Il Mio Itinerario

Di seguito l’itinerario sintetico del mio viaggio… avrei potuto concentrarlo in meno giorni, ma in questo modo ho avuto più notti a disposizione per il fenomeno dell’aurora che non può mai essere programmato, e più tempo anche per passeggiare semplicemente in scenari incantevoli e per godere della quotidianità delle persone che vivono in queste terre, che impongono una vita molto diversa da quella che conosciamo alle nostre longitudini. Ho avuto più occasioni di provare tutti i tipi di sauna, di gustare lentamente i loro piatti e le loro bevande calde, magari in un ristorante di ghiaccio, attorno ad un fuoco circondata dalla neve, o semplicemente davanti ad una finestra sulla natura, riempiendomi sempre e comunque gli occhi di immagini indimenticabili.

1° GIORNO: Italia – Rovaniemi (via Helsinki)

Trasferimento all’Artic Snow Hotel con taxi fornito dalla struttura.

2° GIORNO: Rovaniemi – Nellim

Trasferimento con taxi fornito dall’Artic Snow Hotel alla Stazione dei bus di Rovaniemi. Tragitto in bus fino a Ivalo (Stazione bus). Arrivo al Wilderness Hotel di Nellim con taxi fornito dalla struttura.

3° GIORNO: Nellim

Giornata dedicata all’ “Husky safari”.

4° GIORNO: Nellim

Giornata dedicata all’ escursione con la motoslitta. Uscita serale, sempre in motoslitta, per la caccia all’Aurora.

5° GIORNO: Nellim

Tempo a disposizione.

6° GIORNO: Nellim – Inari

Trasferimenti ad Inari presso l’Hotel Kultahovi con bus fornito dalla struttura. Visita al  Museo Siida e al Centro Culturale Sajos.

7° GIORNO: Inari – Helsinki

Prima della partenza alla volta di Helsinki escursione con le renne. Volo interno per Helsinki e trasferimento dall’aeroporto all’Hotel Scandic Simonkentta con bus di linea.

8° GIORNO: Helsinki

Tempo a disposizione.

9° GIORNO: Helsinki – Italia

Trasferimento dall’ Hotel Scandic Simonkentta all’aeroporto con bus di linea.

Colonna sonora del viaggio

Quando siete felici fateci caso

Scritto con ❤️ da Sara